“Puntoebasta” di Sara Palermo è un libro autobiografico che racconta, in forma diaristica e sincera, il difficile percorso dell’autrice attraverso un disturbo alimentare. Con parole dirette e autentiche, Palermo condivide le sue paure, la sofferenza e le fragilità, ma anche la forza e il coraggio necessari per chiedere aiuto e intraprendere un cammino di guarigione. Il libro, oltre ad essere una testimonianza personale, diventa uno strumento di consapevolezza e speranza per chi vive situazioni simili o desidera comprenderle più a fondo.
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Puntoebasta è un libro poetico, sincero, profondo. Le parole di Sara, le sue emozioni, mi sono arrivate dritte al cuore, facendomi sentire meno sola nella mia battaglia e regalandomi anche po' di coraggio nel sentirmi libera di essere me stessa.
Ho appena finito il bellissimo libro. è stato molto emozionante e mi ha toccato tantissimo
Alcuni suoi interrogativi sono anche i miei, e mi hanno fatto sentire meno solo
Grazie per questa profonda testimonianza di vita.
Il libro punto e basta mi ha fatto capire l'importanza di condividere i problemi dei disturbi alimentari, ma , soprattutto la solitudine che tante persone vivono a causa di questa patologia, l'autrice ha saputo scrivere e quindi far capire con un linguaggio diretto e chiaro chi legge e si approccia a capire cosa accade di più profondo rispetto al non voler mangiare e/o a mangiare troppo.Bravissima
Una storia che ti tocca nel profondo e ti trasmette tutto il senso di solitudine, ma anche la grande forza che una ragazza e donna ha trovato e trova in sé per aggrapparsi sempre alla vita e vincere. Un libro che tutti dovrebbero leggere: chi vive esperienze di disturbi alimentari, per vedere concretamente che ce la si può fare, ma anche chi non ne soffre, per cercare di capire e aiutare meglio.
Provo stima e riconoscenza a Sara che ha avuto la caparbietà di mettere nero su bianco il suo dolore.
Il suo dolore è lì, visibile a chi vorrà vedere e comprendere.
Chi vive esperienze come queste conosce la forza e la sofferenza che occorrono per "starci dentro" e non soccombere nonostante l'indifferenza del mondo, vicino o lontano.
Grazie Sara